SORVEGLIANZA - LIBERAZIONE ANTICIPATA

Al condannato a pena detentiva che abbia dato prova di partecipazione al programma di trattamento e recupero può essere concessa la riduzione della pena di 45 giorni per ogni semestre di pena scontata (in carcere, in detenzione domiciliare o in affidamento).

L'istanza in carta semplice deve essere indirizzata al Magistrato di Sorveglianza che ha giurisdizione sull'Istituto Penitenziario in cui l'interessato è detenuto al momento della richiesta. Se invece l'interessato è in detenzione domiciliare o in affidamento è competente il Magistrato di sorveglianza del luogo del domicilio presso il quale si sta eseguendo la misura alternativa. L'interessato può nominare e farsi assistere da un difensore di fiducia per redigere la domanda oppure può utilizzare il modulo predisposto (1).

Palazzo di Giustizia - Ufficio di Sorveglianza di Milano - 7° piano stanza 80 - Ufficio deposito istanze.

Se la richiesta è effettuata dal detenuto: deposito all'Ufficio Matricola del proprio carcere (che poi trasmetterà al Magistrato di Sorveglianza).

Il magistrato di sorveglianza decide con ordinanza all'esito delle informazioni richieste. Se, con la concessione del beneficio, l'ordinanza è liberatoria l'Ufficio effettua un'istruttoria particolarmente veloce.

La procedura non comporta spese di giustizia.

L'stanza deve riferirsi all'esecuzione di sentenze definitive: se l'interessato è ricorrente o appellante o in custodia cautelare non può chiedere la liberazione anticipata. L'stanza deve inoltre riferirsi a un solo titolo (sentenza) in esecuzione: se l'interessato sta scontando pene relative a diverse sentenze oppure ha un "presofferto" (cioe ha scontato nel passato un periodo di pena) relativo ad altre sentenze, è opportuno richiedere il "cumulo", cioè il calcolo preciso di quanto ha scontato e quanto deve scontare, su cui poi applicare il beneficio della liberazione anticipata.

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